mercoledì 20 marzo 2013

Le "premières" del mese (aprile 2013)


Diamo un'occhiata ai film in uscita a aprile nelle sale cinematografiche russe. Premettiamo che ci occuperemo solo di film russi di cui daremo alcune indicazioni, riservandoci una recensione futura  per i casi più interessanti. Il primo film in uscita a aprile si intitola Una vita lunga e felice (Dolgaja i schastlivaja zhizn'), del regista Boris Chlebnikov, attori Aleksandr Jacenko, Anna Kotova. E' la storia di un uomo d'affari e della sua voglia di crearsi una vita diversa. Sasha, questo il nome del protagonista riorganizza un ex-sovchoz, avvalendosi anche della manodopera dei contadini della zona. Ben presto un investitore comincia prima a interessarsi, poi a minacciare l'attività di Sasha, che si troverà a lottare contro i soprusi dell'antagonista e contro la corruzione delle autorità locali. Il film, che può essere definito un dramma sociale, è entrato nel programma del film-festival di Berlino (63a edizione) tenutosi a febbraio di quest'anno. Il titolo del film si ispira all'omonima canzone di Egor Letov del gruppo Grazhdanskja oborona (Protezione civile). Il regista Chlebnikov dice che questa storia non è una rarità nel panorama attuale e che lo spettatore russo non farà fatica a riconoscere realtà non troppo lontane. In un certo senso si può intravvedere una vicenda simile a quella dell'holliwodiano Mezzogiorno di fuoco


Tutt'altra storia racconta invece il film Legenda n. 17 (Leggenda nr. 17) dedicata alla nazionale di Hockey russo che nel 1972 in Canada  giocò la superserie (Summit series) contro una squadra formata da professionisti canadesi della National Hockey League. Gli incontri avrebbero dovuto essere amichevoli, ma di fatto si scatenò una vera e propria rivalità tra le due nazioni. Il film, regia di Nikolaj Lebedev', prodotto da Nikita Mikalkov, in uscita il 18 aprile, racconta la storia del primo incontro svoltosi a Montreal il 2 settembre 1972 e terminato col punteggio eclatante di 7 a 3 per l'Unione Sovietica.  Proprio da questa partita inizia la fama mondiale sia della nazionale sovietica, allenata da Anatolij Tarasov, sia del suo uomo di punta Valerij Charlamov che in quel match segnò ben 2 punti. Charlamov, considerato in patria un vero e proprio eroe, morì in un incidente stradale a soli 33 anni, nove anni  dopo gli avvenimenti narrati nel film. A interpretare il leggendario atleta è stato chiamato Danila Kozlovskij (l'attore di Duchless) mentre il ruolo dell'allenatore Anatolij Karasov è interpretato da Oleg Menshikov.

Altro film in arrivo, di tematica totalmente diversa è 12 mesjacev (12 mesi) , regia di Aleksandr Barshak con Ivan Dorn, Artur Smol'janinov e Ekaterina Guseva. Ritorniamo qui alla commedia leggera che abbiamo visto in Zolushka, viene qui narrata la storia di Masha Smirnova, una giovane col desiderio di conquistare Mosca, e Masha non è la prima e non sarà nemmeno l'ultima a coltivare questo sogno. Qui però a aiutare la ragazza c'è un libro fatato: I dodici mesi, appunto, che le permette di realizzare i propri sogni tra cui sono da annoverare una pelliccia di lusso (ahimé dobbiamo proprio dirlo), un appartamento a Mosca, l'amore e una carriera scintillante nel mondo dello spettacolo. Sembra tutto molto facile, ma in realtà ogni desiderio di Masha che si avvera provoca danni ai suoi familiari. Masha dovrà ora cercare di porre rimedio al tutto, senza però rinunciare ai suoi sogni.

E per ultimo abbia lasciato un film di animazione Pechat' carja Salomona (Il sigillo di Re Salomone) che incarna le migliori tradizioni delle fiabe, de Le mille e una notte  e le fonde con le avventure di Tom Sayer e Huckleberry Finn. Un genio è chiuso dalla notte dei tempi in un anfora arrivata fino ai nostri giorni,  liberato però porta con sé anche il principio del male, uno spirito malvagio che è ben determinato a distruggere la civiltà umana e a far sprofondare il mondo nel caos.  L'animazione è tradizionale, ma si tratta, almeno a giudicare dai trailer di un buon prodotto, decisamente curato nella storia e nei disegni. La regia è di Vladlen Barbe e tra i doppiatori possiamo citare Dmitrij Djuzhev, il  Cosmo della serie culto Brigada. (anche Ekaterina Guseva che recita ne I dodici mesi aveva un ruolo di primo piano nel film, ovvero la moglie di Sasha Belov, il capo mafioso). 




Ci risentiamo a fine aprile per le "premières" di maggio!



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